"...And you still believe this aristocracy gives a fuck about you. They put the mock in democracy and you swallowed every hook..."

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Per quelli che leggeranno e penseranno: ah, questo è un altro di quei comunisti moralisti anti-Berlusconi! Non sono comunista, sono onesto. Comincio inserendo il testo di una canzone del grande Giorgio Gaber, che sembra fare, dal 2003, anno in cui fu scritta, un appello al Cavalier Berlusconi:

Io G. G. sono nato e vivo a Milano.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
non è per colpa mia
ma questa nostra Patria
non so che cosa sia.
Può darsi che mi sbagli
che sia una bella idea
ma temo che diventi
una brutta poesia.
Mi scusi Presidente
non sento un gran bisogno
dell'inno nazionale
di cui un po' mi vergogno.
In quanto ai calciatori
non voglio giudicare
i nostri non lo sanno
o hanno più pudore.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
se arrivo all'impudenza
di dire che non sento
alcuna appartenenza.
E tranne Garibaldi
e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo
per essere orgogliosi.
Mi scusi Presidente
ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere
al tempo del fascismo.
Da cui un bel giorno nacque
questa democrazia
che a farle i complimenti
ci vuole fantasia.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Questo bel Paese
pieno di poesia
ha tante pretese
ma nel nostro mondo occidentale
è la periferia.

Mi scusi Presidente
ma questo nostro Stato
che voi rappresentate
mi sembra un po' sfasciato.
E' anche troppo chiaro
agli occhi della gente
che tutto è calcolato
e non funziona niente.
Sarà che gli italiani
per lunga tradizione
son troppo appassionati
di ogni discussione.
Persino in parlamento
c'è un'aria incandescente
si scannano su tutto
e poi non cambia niente.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
dovete convenire
che i limiti che abbiamo
ce li dobbiamo dire.
Ma a parte il disfattismo
noi siamo quel che siamo
e abbiamo anche un passato
che non dimentichiamo.
Mi scusi Presidente
ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini.
Allora qui mi incazzo
son fiero e me ne vanto
gli sbatto sulla faccia
cos'è il Rinascimento.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Questo bel Paese
forse è poco saggio
ha le idee confuse
ma se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio.

Mi scusi Presidente
ormai ne ho dette tante
c'è un'altra osservazione
che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri
noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito
che il mondo è un teatrino.
Mi scusi Presidente
lo so che non gioite
se il grido "Italia, Italia"
c'è solo alle partite.
Ma un po' per non morire
o forse un po' per celia
abbiam fatto l'Europa
facciamo anche l'Italia.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
per fortuna o purtroppo
per fortuna
per fortuna lo sono.


E' inutile mostrarsi ottimisti davanti a un'Italia che peggiora palesemente giorno per giorno. La crisi economica e sociale, la giustizia gratuita "fai da Lui (lo Stato)" e le numerose proteste che sembrano non servire a muovere gli animi della gente più "passiva", dichiarano una situazione attuale in cui non possiamo che lamentarci, un pò come faccio io. Ma non basta denunciare una situazione critica, perchè da questo sito parte e in questo sito rimane. Bisogna muoverci, e fare qualcosa di concreto. Intanto, voglio capire perchè dal 1994 Silvio Berlusconi è stato nominato ben 4 volte a presidente del Consiglio. Mi vengono da pensare 2 cause principali: Silvio Berlusconi evidentemente ha tanto charisma da riuscire a trascinare le masse un pò come vuole; il popolo è ignorante e così facile da manovrare che basta mostrare un paio di volte il volto di un uomo in televisione e fingere di prenderlo in giro che immediatamente ottiene il suo consenso. Che il popolo sia ignorante è un dato di fatto. La "disinformazione della sinistra", dice il Premier. Io invece replico: la disinformazione del Berlusca. Che sia chiaro, non ce l'ho con lui, infondo è solo un uomo furbo che ha capito come manovrare il popolino. Ma è un dato di fatto che possiede la mediaset, che ha anche più ascolti della rete nazionale, e perfino la Rai è influenzata dalle parole di quest'uomo. Che dire dei giornali? "Lei legge solo La Repubblica e L'Unità!" mi direbbe. E gli altri giornali? La colpa comunque non è solo del governo, che già mette con molto impegno la propria parte. Io dico che una parte della colpa è di quella che chiamano opposizione. L'opposizione del PD, che è il secondo partito del Paese (?!?!). Credo che faccia più opposizione un buon Antonio Di Pietro piuttosto che l'ex-comunista Gianluca Bersani. E da qui, dunque, notiamo come la politica sia un pò un "magna magna" (come diceva qualche buon'anima). Sono tutti rivali i nostri amati politici, e appena noi spegniamo la televisione sono pronti ad abbracciarsi e congratularsi per il ben recitato ruolo teatrale. Non ci sono più ideali in Italia, nemmeno fra i giovani. Coooosa?! E la storia allora a cosa serve? Il '68 è servito a cosa? Diciamocelo chiaro, destra e sinistra non esistono più. Si fa prima a generalizzare chiamando tutti quelli che si scherano dal centro all'estrema sinistra comunisti e quelli che si scherano dal centro all'estrema destra fascisti, a secondo della propria convenienza. E alla fine non ci sono più scale di colore fra la destra e la sinistra, e la politica è tutta uguale. E si cade nell'ignoranza perchè pensiamo: e basta con 'sta politica! Ma così diventiamo qualunquisti, e quello è un male ancora più grande. Insomma, quando ci saranno le prossime elezioni, teniamoci informati sull'Italia e proviamo a votare non il migliore, ma il meno peggiore. Questo è un ottimo modo per ribellarsi: non per forza si devono avere piercings e capelli lunghi, ed ascoltare Death Metal per essere dei veri "Rebels" ;)